L’arte della castagnola. Una amica le ha battezzate
“piccole nuvole dolci”, nome poetico e perfetto. Esiste una ricetta ma è la
consistenza che decide quando l’impasto è pronto. Ergo è una ricetta con
licenza un po’ a spannella ma per cui serve esperienza in saccoccia. Posso
cucinare un ossobuco o un fumetto di pesce senza difficoltà! Ma per la
castagnola voglio la supervisione di mamma o nonna!!!
Ingredienti
3
uova
3
cucchiai di anice ( se piace )
3
cucchiai di succo di arancia
3
cucchiai di succo di limone
3
cucchiai di olio (io uso olio di semi di mais)
3
cucchiai di zucchero
1
bustina di lievito chimico
2
bustine di vaniglina
Farina
a pioggia quanto basta (come quanto basta? Si il gioco funziona così! Forse 300 350 gr potrebbero bastare ma non è mica detto...)
Procedimento
Faccio
presente che questa ricetta viene bene solo a nonna Rosina.
Mischiare
il tutti gli ingredienti insieme tranne la farina. Aggiungete per ultima la farina a pioggia. L’impasto non
dovrà essere ne troppo liquido né troppo duro (rispetto ad una ciambella
leggermente più liquido ma comunque colloso. Preparare in un tegamino non
troppo grande olio di semi profondo per friggere. Fare attenzione alla
temperatura dell’olio che non deve essere troppo caldo altrimenti la castagnola
si brucia fuori e dentro rimane cruda. Prendere un cucchiaio e prelevare
l’impasto ed aiutarsi con un cucchiaino
per fare scendere un po’ di impasto nel tegamino per volta. Non bisogna
esagerare basta la punta del cucchiaino perché l’impasto in olio gonfierà
diventando soffice e leggero. Non cuocere più di 10 o 12 castagnole per volta.
Non occorre girarle perche lo fanno da sole, una volta dorate togliere. E se
qualche volta non dovessero girarsi basta toccarle con un mestolo leggermente
per girarle. Asciugare su abbondante carta assorbente e spolverare con zucchero
a velo a piacere.
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